Le agevolazioni che il legislatore ha messo a disposizione dei cittadini per la riqualificazione e la ristrutturazione degli edifici sono diverse e non è facile districarsi nella giungla dei regolamenti.
In questo articolo vedremo cos’è il Bonus 110, come funziona, quali sono le normative di riferimento, i requisiti per accedervi e gli adempimenti necessari per evitare errori nella presentazione della documentazione. Vedremo inoltre quali sono i lavori ammessi, le novità, le proroghe e i limiti di spesa.
Non perderti questa guida per approfondire tutti gli aspetti principali di questa misura finanziaria offerta dallo Stato.
Bonus 110: come funziona?

Il Bonus 110 è una agevolazione fiscale e consiste in una detrazione del 110% sulle spese sostenute per la realizzazione di interventi di consolidamento statico, di riduzione del rischio sismico e volti a migliorare l’efficienza energetica degli immobili. Tra questi ultimi sono compresi anche gli impianti per la ricarica dei veicoli elettrici all’interno dell’edificio (Superbonus).
In poche parole i beneficiari avranno diritto ad effettuare lavori di ristrutturazione e consolidamento statico, adottando misure antisismiche e migliorando l’efficienza energetica potendo contare su un’agevolazione del 110%, eseguendo quindi i lavori a costo zero.
La misura è stata introdotta dall’art. 119 del D.L. n. 34/2020, il Decreto di Rilancio, e si affianca a quelle già esistenti e disciplinate dagli articoli 14 e 16 del D.L. n. 63/2013.
Queste ultime riguardavano detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica (Ecobonus) e di ristrutturazione edilizia (Sisma Bonus) con detrazioni dal 50% all’85%.
Successivamente il Decreto Rilancio ha elevato al 110% le agevolazioni e la Legge di Bilancio 2022, all’art. 1 comma 28, ha prorogato le scadenze fino al 2025, come vedremo più avanti nel dettaglio.
Il Bonus 110 consente di ottenere detrazioni:
- sulle spese direttamente connesse alla realizzazione dei lavori (acquisto materiale e installazione);
- sulle spese accessorie connesse alla realizzazione dei lavori (ad esempio, nel caso di installazione di nuovi impianti di climatizzazione, le eventuali opere murarie necessarie);
- sulle spese accessorie che contribuiscono alla realizzazione delle opere (l’intervento dei professionisti e dei tecnici per la progettazione, il collaudo degli impianti e la supervisione dei lavori).
Non sono detraibili, pur essendo strettamente connesse alla realizzazione dei lavori, le seguenti spese:
- il compenso dell’amministratore di condominio per la gestione di tutte le pratiche;
- APE effettuata per stabilire la classe energetica iniziale, in questo caso si può accedere alle detrazione soltanto se i lavori vengono effettuati.
Tutte le agevolazioni sono ottenibili attraverso il credito d’imposta, sconti in fattura o la cessione del credito ad istituti finanziari.
Superbonus 110: i requisiti d’accesso

Le misure previste dal Governo per le agevolazioni sulla riqualificazione immobiliare possono essere davvero complesse.
Se sei in procinto di acquistare casa, che sia in un condominio o un immobile indipendente, puoi comunque trarre beneficio da queste agevolazioni.
Ma procediamo per ordine e vediamo quali sono i requisiti necessari per accedervi abbracciando tutte le categorie e partendo dalla proroga prevista dalla legge di bilancio.
Bonus 110 proroga: come funziona?
Ecco qui di seguito le proroghe previste dalla Legge di Bilancio 2022 in base al tipo di interventi e di richiedenti.
1. Il Superbonus 110 spetta fino al 31 dicembre 2025:
- ai condomini;
- alle persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione;
- alle onlus, alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale.
Con le seguenti misure:
- 110% per le spese sostenute fino al 31/12/2023;
- 70% per le spese sostenute nel 2024;
- 65% per quelle sostenute nel 2025.
Con l’espressione persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione si intende che il Superbonus è applicabile ad unità immobiliari non riconducibili a beni relativi all’impresa. Pertanto i titolari di partita IVA possono accedere al Superbonus solo per gli immobili non legati all’attività professionale. In caso contrario l’agevolazione è ridotta al 50%.
Facendo un esempio pratico, se sei un professionista puoi accedere all’agevolazione al 110% solo se intendi eseguire interventi di ristrutturazione nella tua abitazione. Se gli interventi sono volti a migliorare l’ufficio, la detrazione scende al 50%.
L’Agenzia Delle Entrate, in questo documento al quale rimandiamo, si è espressa anche in merito a quegli immobili residenziali ad uso promiscuo.
2. Il Superbonus 110 spetta fino al 31 dicembre 2022 con detrazione del 110%:
- a persone fisiche per edifici unifamiliari (a condizione che entro il 30/09/2022 siano stati effettuati almeno il 30% dei lavori)
3. Il Superbonus 110 spetta fino al 31 dicembre 2023 con detrazione del 110%:
- a Iacp e cooperative di abitazione a proprietà indivisa purché entro il 30 giugno 2023 siano stati eseguiti almeno il 60% dei lavori.
Le detrazioni vanno ripartite tra gli aventi diritto in 4 quote annuali di pari importo.
Adesso che abbiamo visto requisiti e scadenze per ottenere le agevolazioni, vediamo quali sono i tipi di interventi che possono rientrare nel Superbonus 110.
Come funziona il bonus 110: interventi agevolabili

Prima di elencare quali sono gli interventi agevolabili è bene fare una precisazione. Il legislatore ha previsto 2 tipologie di interventi, trainanti e trainati, che potremmo definire come principali e aggiuntivi.
Interventi trainanti (o principali)
Per interventi trainanti si intendono quelli volti a migliorare la struttura dell’edificio e gli impianti energetici ed hanno accesso diretto alle agevolazioni.
Ecco di seguito quali sono quelli previsti dall’Ecobonus:
- isolamento termico;
- impianti di climatizzazione sulle parti comuni;
- impianti di climatizzazione negli edifici familiari;
- interventi antisismici.
1. Isolamento termico. Il cosiddetto cappotto termico. Tale intervento si riferisce all’isolamento delle superfici opache orizzontali, verticali e inclinate, che interessi almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio. Vengono incluse anche le superfici di unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari, purché abbiano almeno un ingresso indipendente.
2. Impianti di climatizzazione sulle parti comuni.Tutti gli interventi, effettuati sulle parti comuni degli immobili, per sostituire gli impianti di climatizzazione invernale con impianti centralizzati per il riscaldamento e il raffrescamento.
3. Impianti di climatizzazione negli edifici familiari. Stessa tipologia di intervento prevista nel punto precedente ma che interessa edifici unifamiliari o abitazioni indipendenti di edifici plurifamiliari.
4. Interventi antisismici. Già previsti in precedenza dal Sisma Bonus, riguardano tutti i lavori antisismici in generale, la riduzione del rischio sismico nelle unità immobiliari e nelle parti comuni. Altri interventi compresi nelle agevolazioni sono relativi alla demolizione e ricostruzione degli immobili da parte di un’impresa, purché venduti successivamente entro 18 mesi. L’unico requisito, per tutti i tipi di interventi, è che gli immobili siano situati in zona sismica 1, 2 o 3.
Interventi trainati (o aggiuntivi)
Sono gli interventi aggiuntivi, quelli eseguiti congiuntamente ad almeno un intervento trainante. In poche parole, rientrano nel Superbonus tutti i lavori di efficientamento energetico eseguiti tra la data di inizio e la data di fine degli interventi strutturali o di isolamento termico visti nel punto precedente. Faranno fede le date delle spese sostenute per la realizzazione degli interventi.
Ecco nel dettaglio di cosa si tratta:
- interventi di efficientamento energetico;
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- installazione di impianti fotovoltaici;
- infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.
1. Interventi di efficientamento energetico. Fanno parte di questa categoria gli interventi che consentono il miglioramento di almeno due classi energetiche o comunque il raggiungimento della classe energetica più alta. Tali attività vanno svolte congiuntamente ad uno degli interventi trainanti. Qualora questi non fossero possibili per motivazioni legate a vincoli paesaggistici dell’immobile, la legge prevede comunque l’accesso alle agevolazioni.
2. Eliminazione delle barriere architettoniche. Si tratta di quegli interventi, effettuati contestualmente agli interventi trainanti, volti a migliorare la mobilità interna ed esterna all’abitazione, per persone con disabilità o con età superiore a 65 anni. La realizzazione di ascensori, montacarichi e qualsiasi altro tipo di intervento che implichi l’utilizzo della robotica e di tecnologie avanzate per migliorare la vivibilità degli ambienti rientra, quindi, nelle agevolazioni previste dal Superbonus 110.
3. Installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo. In questo caso parliamo di installazione di impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica dell’edificio o delle sue pertinenze e dell’aggiunta, contestuale o consecutiva, dei relativi sistemi di accumulo. L’applicazione del Superbonus 110 per questo tipo di lavori è comunque legata all’esecuzione di interventi trainanti e alla cessione dell’energia non autoconsumata in sito al Gestore dei Servizi Energetici. 4. Infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. L’installazione delle colonnine di ricarica, se contestuale alla realizzazione di interventi trainanti, come l’isolamento termico o gli interventi antisismici, viene inclusa nel Superbonus 110 e l’agevolazione riconosciuta si riferisce al contribuente indipendentemente dal numero di colonnine installate.

Limiti di spesa del Bonus 110
Abbiamo visto cos’è e come funziona il bonus 110, qual è la normativa di riferimento a cui rifarsi, quali sono gli interventi agevolabili e i requisiti d’accesso.
Ma gli interventi visti finora non sono finanziabili all’infinito e prevedono dei limiti di spesa. Vediamo quali sono seguendo sempre la distinzione tra interventi trainanti e trainati.
Limiti di spesa per interventi trainanti
1. Interventi di isolamento termico:
- 50.000 € per gli immobili unifamiliari o per unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari;
- 40.000 € per ogni unità immobiliare qualora queste fossero inserite all’interno di edifici contenenti da 2 a 8 unità immobiliari;
- 30.000 € per ogni unità immobiliare sita all’interno di un edificio con più di 8 unità immobiliari.
2. Sostituzione di impianti di climatizzazione:
- 30.000 € per ogni unità immobiliare funzionalmente indipendente con accessi autonomi sita in edifici plurifamiliari;
- 20.000 € per ogni unità immobiliare sita all’interno di edifici fino a 8 unità per gli interventi sulle parti comuni;
- 15.000 € per ogni unità immobiliare all’interno di edifici composti da più di 8 unità immobiliari per gli interventi sulle parti comuni.
3. Interventi antisismici:
Riguardo agli interventi antisismici, se il credito d’imposta viene ceduto ad un’agenzia assicurativa e contestualmente viene stipulata una polizza contro il rischio di eventi calamitosi, è prevista una detrazione del 90% dei premi assicurativi versati.
Limiti di spesa per interventi trainati
1. Interventi di eliminazione delle barriere architettoniche:
- 96.000 € per gli interventi finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche, per il miglioramento della mobilità interna ed esterna all’abitazione per persone con disabilità;
- 50.000 € per le unità immobiliari indipendenti o per gli edifici unifamiliari;
- 40.000 € per ogni unità immobiliare che compone un edificio costituito da 2 a 8 unità immobiliari;
- 30.000 € per ogni unità immobiliare che compone un edificio costituito da più di 8 unità immobiliari.
2. Installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo:
- 48.000 € per per ogni unità immobiliare con limite di spesa di 2.400 € per Kw di potenza, 1.000 € per kw di potenza per i sistemi di accumulo;
Per ulteriori informazioni sui limiti di spesa, sulle detrazioni per gli interventi combinati antisismici e di riqualificazione energetica e tutte le detrazioni IRPEF e IRES rimandiamo alle tabelle riepilogative redatte dal sito dell’Agenzia delle Entrate.
Superbonus 110: gli adempimenti

A questo punto abbiamo sufficienti informazioni sulla normativa relativa al bonus, sui requisiti d’accesso, sugli interventi agevolabili e i limiti di spesa. Vediamo adesso come funziona la presentazione della domanda per accedere al bonus 110 per cento .
Sebbene il Decreto Legge n. 77/2021 abbia semplificato le procedure per la presentazione della documentazione per aderire al bonus centodieci per cento, la procedura rimane comunque complessa ed è preferibile rivolgersi a un tecnico abilitato per l’espletamento di tutta la pratica.
La buona notizia è che se la pratica sarà accettata, non dovrai pagare l’onorario del tecnico, che potrà essere detratto al 110% insieme a tutte le altre spese.
In sintesi ecco la documentazione necessaria:
- CILA, la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata, redatta da un professionista abilitato che attesti i requisiti tecnici per la realizzazione del progetto, facendo riferimento ai prezzari individuati dal legislatore e a quelli indicati dalle regioni per verificare la congruità delle spese;
- Visto di conformità, redatto da un CAF o da un commercialista abilitato, che deve attestare la sussistenza dei presupposti del credito
- APE, l’Attestato di Prestazione Energetica, sempre rilasciato da un tecnico che certifica la classe energetica prima e dopo gli interventi.E’ necessario che il tecnico abilitato attesti il miglioramento di almeno due classi energetiche
- Asseverazione, documento che viene rilasciato da un tecnico incaricato ( ingegnere, architetto, geometra ecc) al termine dei lavori o per ogni stato di avanzamento degli stessi,e serve per attestare la presenza e la coerenza dei requisiti tecnici tra il progetto e la realizzazione effettiva
Come funziona il bonus 110: chi paga?
La buona notizia è che non sarai tu a pagare, la cattiva, che dovrai trovare la procedura più comoda (e più rapida possibilmente) per te.
Il contribuente ha tre opzioni:
- Lo sconto in fattura: l’impresa che effettua i lavori applica uno sconto in fattura del 110%. In questo modo sul contribuente non gravano spese. Successivamente sarà l’impresa a ricevere il credito d’imposta pari allo sconto applicato;
- Cessione del credito d’imposta a terzi: il contribuente affronta la spesa e successivamente cede il credito d’imposta a terzi (istituti di credito);
- Dichiarazione dei redditi: il contribuente affronta la spesa per gli interventi che poi detrae dalla dichiarazione dei redditi in rate di uguale importo per 5 anni.
Bonus 110 per chi compra casa: vantaggi e svantaggi
In realtà potremmo dire che non ci sono svantaggi legati all’acquisto di una casa oggetto di ristrutturazione con il bonus 110.
Come avrai potuto vedere, che tu abbia deciso di acquistare una casa indipendente o un appartamento in un condominio, i vantaggi offerti dal bonus 110 per cento sono inequivocabili.
Forse l’unico aspetto negativo è legato alla durata dei lavori che potrebbero prolungarsi e causare qualche disturbo (rumori, polvere etc.). Ma riteniamo che sia un disagio che può essere tollerato se la contropartita è acquistare un immobile più sicuro e più efficiente.
D’altro canto, si può pensare a diverse soluzioni per fare in modo che i lavori vengano eseguiti nel minor tempo possibile, fermo restando la qualità degli stessi. Ad esempio è possibile inserire una clausola nel compromesso di vendita che vincoli l’acquisto dell’immobile alla conclusione dei lavori entro una certa data.
Quindi se stai comprando casa da una ditta costruttrice o da un privato che sta effettuando opere di ristrutturazione con le agevolazioni del bonus 110, all’interno del preliminare puoi stabilire la data entro la quale l’immobile deve essere consegnato.
Superbonus 110: conclusioni
In questo articolo abbiamo cercato di raccogliere tutte le informazioni necessarie per capire come funziona il bonus 110, abbiamo visto quali sono i requisiti per richiederlo, i limiti di spesa e le procedure.
Per quanto il legislatore abbia tentato di semplificare la normativa e l’iter burocratico, si tratta sempre di operazioni complesse. La normativa è molto dettagliata e in questo articolo abbiamo cercato di fornire tutte le informazioni più importanti.
Anche per questo motivo ti invitiamo, una volta raccolte tutte le informazioni, a rivolgerti comunque ad un tecnico di fiducia, per evitare errori che potrebbero costare caro.
E tu, hai già fatto richiesta per il bonus 110? Se ti va, raccontaci com’è andata, scrivici una mail e se hai trovato questo articolo interessante, condividilo, così potrai aiutare chi, come te, è alla ricerca di informazioni.
Bonus 110% domande frequenti:
Quanto tempo ci vuole per avere il 110?
Per realizzare l’intera procedura sono richiesti dai 6 agli 8 mesi circa.
Cosa fare per iniziare i lavori con il Superbonus?
Come prima cosa sarà bene rivolgersi ad un tecnico (ingegnere, architetto o geometra), ad un fiscalista e ad un termotecnico super partes per una valutazione della classe energetica. La documentazione da presentare invece è abbastanza complessa per i non addetti ai lavori: relazione tecnica, asseverazione, attestazione energetica, ecc.
Chi può usufruire del Bonus 110 nel 2022?
Possono accedere al bonus, con relative eccezioni in base alla tipologia di interventi, ai tempi di presentazione della domanda, ai limiti di spesa ecc., le seguenti categorie:
- persone fisiche;
- cooperative e ex IACP;
- condomini e immobili da 2 a 4 unità.