Hai trovato la tua casa ideale da acquistare? Fantastico! Adesso però arriva la parte più “dolorosa”: calcolare e il costo del rogito dal notaio e tutte le altre spese.
Come ben saprai, infatti, oltre all’immobile in sé, comprare casa comporta anche ulteriori costi che devi pagare. È importantissimo aver chiaro questo aspetto fin da subito, così da non avere brutte sorprese in futuro.
Fra le spese più ingenti dopo l’immobile c’è quella del notaio, il quale ti fornisce un supporto professionale in fase di rogito – il contratto di acquisto vero e proprio – e di mutuo. Ma quanto costa il rogito del notaio?
Vediamo tutto quello che c’è da sapere in questo articolo.
Rogito notarile: cos’è e come funziona

Il rogito rappresenta l’atto notarile di compravendita di un immobile. È quel documento che rende formale ed ufficiale il passaggio di proprietà della casa acquistata.
In una compravendita immobiliare, il ruolo del notaio è fondamentale: egli infatti non certifica solo che il venditore dell’immobile sia l’effettivo proprietario di esso, ma garantisce anche lo stato giuridico della casa in questione assicurando sia la banca che l’acquirente circa l’assenza di eventuali ipoteche precedenti.
Nello specifico, all’interno di questo documento devono essere presenti le informazioni relative alle due parti – compratore e venditore – e all’immobile. Ecco le indicazioni principali:
- accertamento dell’identità personale delle parti;
- informazioni geografiche, strutturali e catastali del bene oggetto della compravendita;
- Attestato di Prestazione Energetica (“APE”);
- specificazione circa il servizio di un’agenzia immobiliare o meno per la conclusione dell’operazione e, nel caso, le modalità di pagamento;
- eventuali ipoteche e debiti;
- atto di provenienza dell’immobile.
Il momento del rogito è considerato un momento solenne. Acquirente e venditore si presentano davanti ad un notaio, il quale legge il contratto ufficiale in presenza di entrambe le parti e ne richiede la firma.
Quanto costa il rogito del notaio: parcella ed imposte
Il notaio rappresenta uno dei costi da tenere in considerazione per chi decide di acquistare casa. Oggi però dare un’indicazione precisa di prezzo è abbastanza complesso, poiché dipende da tanti fattori.
In linea generale, possiamo dire che le tariffe medie per un rogito notarile si aggirano tra i 1300 e i 3500 euro. Nella parcella del notaio rientra anche – se richiesta – la stipula dell’atto di mutuo.
Per dare un’altra indicazione numerica, si può dire che la parcella incassata dal notaio si attesta tra l’1% ed il 2,5% del valore d’acquisto dell’immobile.
Questi costi potrebbero essere più o meno alti a seconda del luogo in cui opera il professionista: ovviamente, nelle grandi città le spese saranno più elevate.
Ma non solo, le cifre potrebbero variare non di poco anche a seconda di molteplici aspetti legati alla compravendita: dal prezzo alla tipologia della casa, dalla complessità dell’atto al tipo di ricerche effettuate dal professionista.
In sostanza, maggiore è il costo dell’immobile e la somma dell’eventuale finanziamento, maggiori saranno i costi del notaio.
Alla sua parcella, però, devono aggiungersi le tasse da pagare all’Agenzia delle Entrate. Ne abbiamo parlato ampiamente nel nostro articolo tasse acquisto prima casa e tasse acquisto seconda casa, ma ne facciamo comunque un accenno qui.
Qualora il tuo immobile sia una prima casa, queste imposte dipendono da chi sia il proprietario: se stai effettuando l’acquisto direttamente dal costruttore o da un privato (con o senza agenzia immobiliare).
Ecco le tasse da versare qualora tu stia acquistando dal costruttore (se la tua casa è di nuova costruzione o ristrutturata da un massimo di 5 anni):
- IVA al 4% sul prezzo di acquisto anziché al 10%, grazie alle agevolazioni prima casa;
- imposte di registro, ipotecaria e catastale pari a 200 euro ciascuna.
Queste invece le imposte da pagare se decidi di comprare da un privato, che sia un’agenzia o una persona fisica. Tieni presente che in questo caso l’IVA è assente:
- imposta di registro al 2% sul valore catastale – e non sul prezzo di acquisto – anziché al 9%, grazie alle agevolazioni prima casa;
- imposte ipotecaria e catastale pari a 50 euro ciascuna.

Quanto costa il rogito dal notaio: esempio numerico
Facciamo un esempio numerico per capire meglio quale potrebbe essere la spesa per pagare il rogito notarile all’acquisto della tua abitazione.
Consideriamo un immobile (prima casa) con valore catastale di 77.098 euro e acquistato da privato (con agenzia immobiliare) al prezzo di 150.000 euro tramite mutuo all’80% (120.000 euro).
Ricordiamo che il valore catastale di una prima casa ad uso abitativo non di lusso si calcola moltiplicando la rendita catastale rivalutata del 5% – parametro facilmente reperibile consultando una visura catastale oppure tramite il servizio dell’Agenzia delle Entrate – per il suo coefficiente 110 (quindi valore catastale = rendita catastale x 1,05 x 110).
Con questi dati, considerando una parcella media del notaio pari al 2%, la provvigione da versare al professionista ammonta a 3000 euro per la stipula dell’atto di acquisto e dell’atto di mutuo.
A questi si aggiungono poi le tasse pagate tramite notaio stesso, che in questo caso ammontano a 1642 euro (di cui 1542 euro di imposta di registro ridotta al 2% sul valore catastale, 50 euro fissi di imposta ipotecaria e 50 euro fissi di imposta catastale).
Alla luce di ciò, il costo del rogito dal notaio, parcella più le tasse, è di 4642 euro.
Spese notarili, quali sono?
La parcella del notaio non si limita a quantificare l’onorario del notaio, ma integra una lunga lista di altri oneri legati alla sua professione. Ecco in linea generale quali sono le voci che compongono la parcella.
1) tasse e tributi (esenti iva):
- imposta di registro;
- imposta catastale;
- imposta ipotecaria;
- imposta di bollo;
- tassa ipotecaria;
- diritti di trascrizione presso la conservatoria (agenzia del territorio);
- diritti di voltura catastale;
- diritti di visura;
- tassa archivio notarile.
2) onorari e compensi (soggetti ad iva):
- onorario (in base alle tariffe predisposte dal ministero);
- iscrizione repertorio;
- visure ipotecarie;
- visure catastali;
- visure camerali (se una o entrambe le parti sono persone giuridiche);
- certificati vari;
- diritti e onorari di scritturazione e per copie dell’atto;
- altre spese.
Qui di seguito una parcella reale di un notaio con le voci sopra elencate.

Costo rogito notaio: conclusioni
In questo articolo abbiamo visto quanto costa il rogito dal notaio, ora dovrebbe esserti più chiaro quale sia l’ultimo passaggio della compravendita e a quanto ammonti più o meno il costo del professionista che ti assiste nella trattativa.
Ovviamente, proprio perché non esiste una tariffa univoca, il consiglio è sempre quello di richiedere più preventivi nella zona prima di scegliere il professionista a cui affidarti: i prezzi potrebbero variare anche in maniera considerevole.
Ti è stato utile questo articolo? Scrivici una mail e discutiamone insieme.
Domande frequenti
Quanto prende un notaio per il rogito?
Le spese possono variare sensibilmente a seconda di diversi aspetti, tra cui ad esempio la zona di competenza ed il tipo di compravendita. Mediamente, un notaio percepisce una parcella tra i 1300 e i 3500 euro; a questa poi sono da aggiungere le tasse, le quali dipendono se stai acquistando direttamente dal costruttore o da un privato.
Come si calcola la parcella del notaio per l’acquisto di una casa?
Facendo un esempio numerico, consideriamo una prima casa con valore catastale di 77.098 euro, acquistato da privato al prezzo di 150.000 euro tramite mutuo all’80%. Considerando una parcella media del notaio pari al 2%, la provvigione da versare al professionista ammonta a 3000 euro per la stipula dell’atto di acquisto e dell’atto di mutuo. A questi si aggiungono poi le tasse pagate tramite il notaio, che in questo caso ammontano a 1642 euro. Pertanto, il costo totale da versare al notaio, parcella più le tasse, è di 4642 euro.
Chi paga le spese del rogito?
In generale, le spese del rogito notarile – così come tutte le altre legate al contratto di compravendita – sono a carico dell’acquirente. Di conseguenza, è proprio lui solitamente a scegliere il notaio a cui affidarsi, dopo aver consultato vari preventivi.