Voltura delle utenze: come si fa e quanto costa

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Scritto da Matteo Zinani

Come si fa la voltura delle utenze domestiche: scopri tutti i passaggi necessari per cambiare l’intestatario sulle bollette della luce e del gas

Hai appena acquistato una nuova casa? Uno dei primi passaggi che devi compiere allora è la voltura delle utenze domestiche. Questo è un aspetto molto importante e delicato: muoversi per tempo è fondamentale per evitare problemi o disservizi da parte dei fornitori di luce e gas.

Vediamo quindi di seguito tutto ciò che ti serve sapere in merito alla voltura delle utenze: di che cosa si tratta, come si effettua e quanto costa.

Voltura delle utenze: che cos’è e le differenze con il “subentro”

La voltura (o volturazione) è la dichiarazione del passaggio dell’intestazione di un’utenza domestica in seguito all’arrivo di un nuovo proprietario nell’immobile. Essa richiede che il contatore sia ancora attivo, cioè che nella fase di passaggio tra i due intestatari non si sia verificata un’interruzione di fornitura. In pratica, con la voltura il nuovo proprietario richiede al fornitore un aggiornamento relativo al nominativo a cui vengono inviate le bollette dell’energia elettrica e del gas metano.

La voltura non è però da confondersi con il “subentro”, che invece rappresenta la riattivazione del servizio da parte di una nuova persona in seguito alla richiesta esplicita del vecchio proprietario di bloccare la fornitura.

In sostanza, sia nella voltura che nel subentro cambia il proprietario, ma con una sostanziale differenza relativa allo stato del contatore: nella prima il contatore rimane attivo e si vuole solo cambiare l’intestatario dell’utenze, mentre nel secondo il contratto è stato proprio chiuso e bisogna riattivarlo.

Facciamo un esempio. Hai appena acquistato casa e l’immobile è rimasto vuoto solo per qualche giorno tra l’abbandono del vecchio proprietario ed il tuo arrivo. Allora probabilmente la fornitura non è stato interrotta e tu puoi decidere di cambiare fornitore di luce e gas per trovarne uno più adatto alle tue esigenze domestiche. In questo caso, si parla di voltura delle utenze.

Discorso diverso invece se hai comprato una casa che è rimasta vuota per qualche mese: probabilmente in questa situazione i contratti con i fornitori sono stati chiusi. Ciò significa che dovrai diventare il nuovo proprietario delle utenze domestiche effettuando un subentro.

Chi deve fare la voltura delle utenze domestiche 

La responsabilità della voltura delle utenze domestiche è un aspetto ben chiarito dalla Legge. Le norme infatti spiegano come ad occuparsene debba essere il nuovo proprietario, cioè la persona che ha appena comprato casa ed ha giustamente l’esigenza di diventare il nuovo intestatario dei propri contratti per luce e gas. 

Qualora all’ingresso nella nuova casa tu ti accorga dell’esistenza di bollette arretrate non pagate, non devi preoccuparti. Lo dice lo stesso concetto di voltura: essendo un contratto legato al nome della persona, ogni intestatario è tenuto a versare i pagamenti per le proprie spese. Il nuovo proprietario dell’immobile quindi non dovrà farsi carico delle inadempienze altrui.

Ci sono però come sempre delle eccezioni. Ad esempio, quando il nuovo proprietario ha ereditato l’immobile da una persona defunta colpevole di mora; un altro caso, invece, è quando il nuovo proprietario desidera di sua volontà intestarsi le utenze domestiche di un parente su cui pendono bollette di luce e gas non pagate.

Come si fa la voltura delle utenze domestiche

In precedenza era possibile compilare il modulo per effettuare la voltura della nuova abitazione e poi in un secondo momento procedere con il cambio di fornitore. Oggi invece le procedure sono più semplici. 

Dalla fine del 2021 infatti, con la Delibera n.135 di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), è possibile effettuare il tutto in un unico step, velocizzando così i tempi di esecuzione ed abbreviando l’attesa per il passaggio da un fornitore all’altro, senza più interventi sull’impianto esistente né interruzioni per la fornitura di luce e gas. Oggi si può richiedere il cambio del fornitore e la voltura del contratto in un’unica procedura, senza più doversi rivolgere al fornitore precedente ma semplicemente al nuovo. 

Questo intervento normativo si è reso necessario, oltre che per velocizzare e semplificare il tutto, anche per agevolare i clienti nella loro scelta del fornitore: il nuovo proprietario può così beneficiare fin da subito – anche da prima del trasloco – dell’offerta economica per lui più vantaggiosa, senza dover esser vincolato per giorni al vecchio fornitore.

Per fare la voltura delle utenze è quindi sufficiente contattare il nuovo fornitore scelto e procedere alla compilazione del modulo. Per questo, è bene avere l’ultima bolletta ricevuta dal precedente inquilino. Qui sono riportati la maggior parte dei dati che dovrai inserire nell’apposito documento.

L’ideale è quindi raccogliere per tempo tutta la documentazione necessaria richiesta dal fornitore per avviare la procedura. Ecco le informazioni specifiche che ti verranno richieste:

  • Codice “POD” (per la voltura della luce) o codice “PDR” (per la voltura del gas) per identificare in maniera univoca l‘utenza. Si tratta di codici di 14 caratteri presenti in alto a sinistra sulla bolletta;
  • Codice fiscale del vecchio intestatario;
  • Ultima autolettura del contatore;
  • Dati anagrafici del nuovo proprietario e copia di un documento d’identità;
  • Dati catastali dell’immobile;
  • Indirizzo della fornitura per cui è richiesta la voltura;
  • Codice IBAN del nuovo intestatario, qualora si voglia effettuare la domiciliazione bancaria;
  • Attestato di legittimità della domanda per dimostrare di essere il nuovo proprietario ed avere così il diritto ad effettuare la richiesta;
  • Comunicazione facoltativa circa l’estraneità da eventuali bollette non pagate dal precedente proprietario;
  • Solo per il contratto della luce, la potenza impegnata e l’autocertificazione di residenza anagrafica per avere una tariffa agevolata (se si tratta di una prima casa).

Quanto costa la voltura delle utenze 

Il costo per effettuare la voltura delle utenze cambia a seconda del fornitore, a volte anche in maniera considerevole. Bisogna però fare un’ulteriore precisazione.

Il prezzo della voltura delle utenze cambia infatti a seconda che si tratti di mercato libero o mercato tutelato. Nel primo caso, l’utente negozia le proprie tariffe direttamente con il fornitore: qui grazie all’elevata concorrenza, ognuno può scegliere l’offerta più adatta ai propri bisogni. Nel secondo caso, invece, il mercato è regolamentato a priori e i costi sono determinati periodicamente dall’Autorità per l’energia ed il gas. 

Ecco i costi della voltura nel mercato libero:

  • 25,20 euro + IVA per il contributo amministrativo destinato al distributore locale;
  • Eventuale costo per la prestazione commerciale + IVA, come indicato nel contratto che può variare considerevolmente (tra 20 € e 60 €);
  • 16 euro di imposta di bollo (non sempre addebitata dal fornitore);
  • Eventuali costi aggiuntivi.

Discorso leggermente diverso invece per il mercato tutelato, dove per le famiglie (elettricità e gas) e per i condomini (solo gas) è previsto il superamento della tutela di prezzo entro il 10 gennaio 2024. Detto ciò, ecco le spese della voltura per chi sceglie il mercato tutelato:

  • Contributo fisso di 25,20 euro + IVA al 22% per oneri amministrativi destinati al distributore locale;
  • Contributo fisso una tantum di 23 euro + IVA al 22%;
  • Imposta di bollo di 16 euro;
  • Eventuale deposito cauzionale se il cliente sceglie il pagamento della bolletta tramite il bollettino postale.

Esistono però situazioni in cui effettuare la voltura delle utenze è (quasi) gratuito. Ad esempio, nella cosiddetta “voltura con accollo” – cioè in caso di decesso o separazione dell’intestatario. Questa condizione prevede infatti che il nuovo proprietario si “accolli”, cioè accetti, le stesse condizioni contrattuali precedenti – compresi gli eventuali debiti.

Voltura delle utenze: conclusioni

In questo articolo abbiamo analizzato che cosa significa effettuare la voltura delle utenze domestiche e le sue differenze con il subentro. Come spiegato sopra, questo è un aspetto di cui deve occuparsi il nuovo proprietario di casa. Per farlo, è oggi sufficiente chiamare il nuovo fornitore e raccogliere i dati richiesti per modificare l’intestatario sulle bollette.

A questo punto dovrebbe esserti chiaro anche il discorso sul costo e la differenza tra il mercato libero e quello tutelato.

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Domande frequenti

Cosa serve per fare la voltura delle utenze?

Di seguito l’elenco delle informazioni che ti verranno richieste dal fornitore:

  • Codice “POD” (per la voltura della luce) o codice “PDR” (per la voltura del gas) per identificare in maniera univoca l‘utenza. Si tratta di codici di 14 caratteri presenti in alto a sinistra sulla bolletta;
  • Codice fiscale del vecchio intestatario;
  • Ultima autolettura del contatore;
  • Dati anagrafici del nuovo proprietario e copia di un documento d’identità;
  • Dati catastali dell’immobile;
  • Indirizzo della fornitura per cui è richiesta la voltura;
  • Codice IBAN del nuovo intestatario, qualora si voglia effettuare la domiciliazione bancaria;
  • Attestato di legittimità della domanda per dimostrare di essere il nuovo proprietario ed avere così il diritto ad effettuare la richiesta;
  • Comunicazione facoltativa circa l’estraneità da eventuali bollette non pagate dal precedente proprietario;
  • Solo per il contratto della luce, la potenza impegnata e l’autocertificazione di residenza anagrafica per avere una tariffa agevolata (se si tratta di una prima casa).

Chi fa la voltura delle utenze?

La responsabilità della voltura delle utenze domestiche spetta al nuovo proprietario di casa, cioè la persona che ha appena comprato l’immobile ed ha l’esigenza di diventare il nuovo intestatario dei propri contratti per luce e gas. 

Quanto costa fare la voltura delle utenze?

Il costo cambia a seconda del fornitore e se si sceglie di entrare nel mercato libero o in quello tutelato. In ogni caso, in media, la cifra totale da versare si aggira intorno ai 50/60 euro.

Quanto tempo ci vuole per fare la voltura?

I tempi di attesa variano a seconda del periodo in cui si fa richiesta. Come stabilito da ARERA, oggi il tempo medio di una voltura è di qualche giorno lavorativo dalla richiesta del cliente – solitamente tra i 5 e i 12 giorni.

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